Azione tonica-adattogena, agisce alleviando la stanchezza fisica e mentale favorendo il normale tono dell’umore.
Si consiglia l’assunzione di 2 capsule al giorno
Gli estratti Eleuterococco, chiamato anche Ginseng siberiano e ritenuto una pianta ad attività adattogena e antistress, hanno in verità dimostrato un’interessante attività immunostimolante con aumento della fagocitosi, del numero dei linfociti T e delle cellule NK, della produzione di interferone e della risposta anticorpale. Le proprietà immunostimolanti sarebbero da ascriversi alla frazione dei polisaccaridi di cui è ricca la radice della pianta, particolarmente indicata anche come rimedio antiastenico nel periodo della convalescenza da influenza o altre malattie infettive.
L’Eleuterococco è molto utilizzato per migliorare la resistenza fisica alla fatica e le prestazioni fisiche nello sport: gli estratti di Eleuterococco avrebbero anche un’interessante attività anabolizzante, responsabili di tale azioni sono le saponine (eleuterosidi) e i polisaccaridi [1] [4].
I semi di questa leguminosa africana contengono 5-idrossitriptofano (5-HTP), il precursore endogeno della serotonina. Questa pianta agirebbe quindi innalzando il livello di serotonina e inducendo un miglioramento del tono dell’umore (azione antidepressiva) e del comportamento alimentare: il 5-idrossitriptofano, infatti, può contribuire a controllare il desiderio di cibo, in particolare per quanto riguarda gli alimenti glucidi [2] [6].
Utile quindi l’impiego nella “fame nervosa”, spesso presente in soggetti con tono dell’umore depresso. La pianta viene segnalata anche nel trattamento di cefalee e fibromialgia [2].
Il Guaranà appartiene alla famiglia delle Sapindaceae, si tratta di una pianta rampicante tipica delle regioni meridionali dell’Amazzonia, dalle grandi foglie, che produce piccoli frutti color rosso vivo. I semi contenuti in questi frutti costituiscono la droga vegetale, cioè la parte utilizzata a fini farmaceutici e medicinali. I costituenti chimici sono rappresentati da amidi, polifenoli e una piccola quantità di oli essenziali, ma gli elementi che caratterizzano questa pianta sono le metilxantine, cioè alcuni derivati delle basi purifichi simili a quelle presenti nel Caffè, nel Matè e nel Cacao e cioè la caffeina, la teobromina e la teofillina.
Effetti biologici della caffeina:
Ai semi di Guaranà sono riconosciute inoltre le seguenti indicazioni: tradizionalmente impiegato nel trattamento sintomatico delle diarree leggere, nelle astenie funzionali, come adiuvante nei regimi dimagranti (attività lipolitica e aumento della termogenesi) [2].
La Rodiola, conosciuta anche come radice d’oro, vive nelle regioni artiche della Siberia orientale ove cresce spontaneamente. Alla radice (salidroside, rosavidina ecc.) sono riconosciute, oltre a proprietà adattogene (rafforza il sistema immunitario e combatte lo stress), proprietà serotoninergiche oltre che dopaminergiche e quindi antidepressive. Sarebbe in grado pertanto di contrastare la “fame nervosa”. Interessante il suo effetto anabolico a livello muscolare con conseguente aumento della capacità di resistenza allo sforzo fisico e con miglioramento delle prestazioni.
La Rhodiola sarebbe inoltre in grado di stimolare la lipasi presente nel tessuto adiposo favorendo in questo modo la mobilizzazione degli acidi grassi: è importante però abbinare, dopo l’assunzione della pianta, una moderata attività fisica per almeno 45-60 minuti (a riposo infatti la liberazione di acidi grassi è risultata minore) [2].
Può essere pertanto considerata un valido tonico psicostimolante, con scarse reazioni avverse e ben tollerato dall'organismo [3].
La Rodiola, appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, presenta un’attività adattogena, con particolare incremento delle prestazioni fisiche: accorcia il tempo di recupero muscolare dopo un esercizio fisico (aumenta la sintesi delle proteine), aumenta i livelli di adenosina trifosfato (ATP) e di creatinfosfato (CP) nel tessuto muscolare striato, aumenta i livelli plasmatici di β-endorfine, mentre a livello del SNC inibisce la COMT, con una possibile attività antidepressiva [7].
La Withania, conosciuta anche come Ginseng indiano, è una pianta conosciuta e utilizzata in medicina ayurvedica, con il nome di Ashwagandha, come tonico e adattogeno. La letteratura scientifica offre numerosi e interessanti ricerche sia sul meccanismo d’azione sia sulla possibilità di utilizzare in modo sinergico la Withania con la radioterapia e/o alcuni chemioterapici.
Sperimentalmente è stato dimostrato un meccanismo d’azione antiossidante, regolazione del ciclo di proliferazione cellulare, aumento dell’apoptosi delle cellule tumorali, inibizione dell’angiogenesi, soppressione del NF-KB, stimolo del sistema immunitario.
L’estratto secco di radice di Withania, in particolare il Withanone, si è dimostrato utile nei pazienti affetti da Alzheimer [5].
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